Quest'anno, come si può vedere dal post precedente, protagonista è stato il viaggio in Puglia che ha, in qualche modo, condizionato anche la sfida di MTC, , giunta al n.67 che guarda caso... è anche il mio anno!!!
Stavo quasi per rinunciare, anzi stavo per abbandonare tutto, attaccata sempre dal panico da gara, ma ovviamente anche da altri impegni. Poi mi son detta facciamo che per ora ci ripenso, il pesce mi piace, la pasta pure, il numero della sfida mi intriga...e ri-buttiamoci!
Si riparte della mitica donna Cristina Galliti vincitrice della sfida 66, la quale non poteva non farci altro che tuffare in mare, alla ricerca della pasta col pesce! Che si fa? Rieccolo, l'attacco di panico!!!
Visto e considerato che in Puglia ho mangiato benissimo, mi son ricordata che nella Masseria dove abbiamo soggiornato, ho assaggiato per la prima volta le sagne 'ncannulate, tipica pasta del salentino, preparate dalla chef Patrizia, la quale ci ha deliziato anche con molti altri piatti tipici.
Non era Domenica a tavola, senza le sagne ’ncannulate! Questa pasta fresca dalla forma di una striscia attorcigliata, si dice nata in tempi lontani dall’abilità dei pastai pugliesi, che le preparavano ricordando i riccioli prodotti dalla pialla di San Giuseppe.Questa pasta tipica, viene solitamente condita con pomodoro basilico e una spolverata di ricotta dura.
Ho pensato ci provo e mi butto in questa avventura, facendo un connubio tra nord e sud, abbinando questa pasta al pesce dell'arcipelago Toscano.
Sembra facile, ma in realtà come tutte le cose, si impara via via con la pratica e con il tempo. Ho cercato di fare del mio meglio e mi sono divertita, la pasta era buonissima un'esplosione di gusto ad ogni forchettata!
(La ricetta è per 3 pp abbondante)
Ingredienti :
100gr di farina di farro integrale
200gr di farina di grano duro
sale
un bicchiere di acqua tiepida (vedete via via quanta ne serve)
Lavorare la farina di grano duro, che rende l’impasto più ruvido e corposo , l’acqua tiepida con un pizzico di sale, ottenendo quindi un panetto particolarmente elastico.
Ho lasciato riposare 15 minuti, ho tirato una sfoglia sottile e poi strisce di pasta larghe un centimetro e mezzo ca. , piuttosto lunghe. A questo punto,si fa roteare la striscia sul piano da lavoro, aiutandosi con il palmo della mano, (io ho guardato alcuni tutoria, perché ripeto non è semplice) per dare la caratteristica forma ’ncannulata.
Infine, le si lasciano riposare all’aria per 3 ore ma anche mezza giornata.
Sugo di pesce (Arcipelago Toscano)
6/7 calamari (tenerissimi)
200/250gr di Gamberetti rosa, (fate pure ad occhio!)
olio evo
3 pomodori pachino dop
2 zucchine
sale & pepe
aglio & prezzemolo
una spolverata di pistacchi (tritati al coltello)
Ho pulito il pesce e tagliato i calamari per lungo, in una teglia ho messo dell'olio e uno spicchio di aglio in camicia, quindi ho pulito le zucchine e tagliate a listelle, le ho fatte appassire poi ho aggiunto i calamari, ho fatto insaporire con sale e pepe macinato, quindi ho bagnato con del fumetto di pesce fatto con i carapaci dei gamberetti. I calamari erano tenerissimi, così dopo 15 minuti ho aggiunto i gamberetti e saltato il tutto, (togliete l'aglio).
Nel frattempo ho inciso i pomodorini e gli ho fatti cuocere con un filo di olio e sale in una padellina a parte, coperti fino a che non si sono appassiti.
Ho quindi lessato la pasta poi scolata e saltata in padella, ho impiattato spolverando con del prezzemolo e pistacchio e messo il pomodoro per guarnizione, in ricordo diciamo della tipica ricetta.
Con questa ricetta partecipo a MTC N.67 e Buon divertimento a tutti.
Sabrina ciao, sei riuscita a fare le 'sagne incannulate figuriamoci se non fai i pici, bella ricetta, adoro questi piatti preparati con la pasta fatta a mano, cambia una ricetta, diventa subito importante e quando la mangi vogliamo parlare del sapore? Complimenti cara, adesso tocca ai pici ;)
RispondiEliminaprima o poi li farò!
EliminaComplimenti Sabry, ti sei pure messa a fare la pasta in casa! Deve essere squisita e poi quando ad un piatto unisci il ricordo, ha un valore ancora più grande!
RispondiEliminapreparare un buon primo piatto a base di pesce non è affatto banale, se poi la pasta è fatta in casa si sale decisamente di livello! complimenti sia per aver realizzato un formato così particolare sia per il sugo che sembra bello avvolgente e ricco!
RispondiEliminagrazie , si molto avvolgente e saporoso
Eliminasi infatti, ricordi e profumi!
RispondiEliminauna pasta poetica per quanto riguarda il formato, brava! Per il sugo di calamari e gamberi, sei andata sul sicuro con gusti facili ma ben assortiti. i calamari però se sono già teneri, non dovrebbero cuocere così tanto, rischi di sfibrarli. Dal momento che citi la ricetta originale di quel formato di pasta, quasi quasi più che i pistacchi, mi avresti fatto venire voglia di una grattugiata di ricotta salata che rafforza l'insieme un po' dolce di calamari e gamberi! Che ne pensi?
RispondiEliminaCiao Cristina, non so mi è venuta così l'idea del pistacchio, ma concordo con il formaggio, che però non avevo... comunque l'avrei grattato solo sopra al mio piatto, perché a mia figlia sopra al pesce non piace il formaggio, mentre mio marito proprio i formaggi non li considera ...sigh! ...ho scritto in fretta e furia, in realtà sarà stato meno di 15 minuti, perché i calamari erano come il burro! A presto!
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